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Brothers & Sisters: 10 motivi che la rendono ancora attuale

24/09/2016

Dieci anni fa debuttava il family drama sulla ABC, ecco perché le cinque stagioni hanno lasciato il segno nel cuore degli spettatori.

Brothers & Sisters

2006 – 2011 – Drammatico

Sono passati dieci anni da quando, il 24 settembre 2006, la ABC ha mandato in onda il primo episodio di Brothers & Sisters, la serie televisiva ideata da Jon Robin Baitz dedicata alla storia della famiglia Walker.

Gli eventi, come spesso accade nei family drama, prendono il via con la morte del patriarca, William Walker; a sopravvivergli sono la moglie Nora (Sally Field) e i cinque figli. Kitty (Calista Flockhart) deve scegliere tra il matrimonio e una vita a New York o una carriera in televisione a Los Angeles. Tommy (Balthazar Getty) è diviso tra la famiglia e i tentativi di aiutare la sorella Sarah (Rachel Griffiths) a occuparsi dell’azienda ereditata dal padre. La donna, inoltre, ha molti problemi nella sua vita privata e un matrimonio forse irrimediabilmente in pezzi. Kevin (Matthew Rhys) lavora invece in uno studio legale ed è alla ricerca di un compagno di vita. Il più piccolo della famiglia, Justin (Dave Annable) è infine reduce dalla guerra in Afghanistan e convive ogni giorno con le ferite che il conflitto ha lasciato nella sua anima.

Sally Field e gli altri membri del cast in una scena dell'episodio 'Going Once...Going Twice' della serie tv Brothers & Sisters

Nel corso di cinque stagioni sullo schermo si è assistito a segreti in grado di cambiare per sempre la vita, tradimenti, dibattiti politici e morali, e ovviamente intrighi sentimentali di ogni tipo. La sceneggiatura ha sicuramente perso un po’ di spessore e originalità mentre ci si avvicinava all’epilogo della storia, tuttavia lo show è riuscito a conquistare un posto nel cuore degli spettatori che hanno trovato nella vita dei Walker elementi in grado di emozionarli, commuovere e alle volte ridere.
Brothers & Sisters è arrivato sugli schermi televisivi sulla scia di altri progetti di successo, come ad esempio Settimo cielo, e ha anticipato serie dalle basi simili, tra cui Parenthood o Modern Family e la sua atmosfera più leggera.
In occasione del suo decimo anniversario ecco i 10 motivi per cui ancora oggi merita una visione.

1. Il cast

Una cena in famiglia nell'episodio 'Going Once...Going Twice' della serie tv Brothers & Sisters

Una storia così ricca di svolte e rivelazioni, alle volte un po’ troppo forzate, avrebbe rischiato in più momenti di scivolare nel surreale se a sostenerla non ci fosse stato un cast di altissimo livello. La sempre intensa e brillante Sally Field è stata infatti affiancata da Calista Flockhart, all’epoca reduce da Ally McBeal, Ron Rifkin, Rob Lowe, Matthew Rhys già in grado di dimostrare il proprio talento prima di The Americans, Balthazar Getty, Dave Annable, Rachel Griffiths e l’allora quasi emergente Emily VanCamp, star di Everwood. Gli interpreti hanno saputo costruire un feeling evidente e, nonostante alcune iniziali difficoltà, sono riusciti a rendere i personaggi multidimensionali e credibili, evitando stereotipi e semplificazioni.

Brothers & Sisters - Il cast della serie

2. Tanti personaggi con il giusto spazio

I nostri protagonisti a cena insieme nell'episodio Scandalized di Brothers & Sisters

Molti family drama faticano a trovare un equilibrio nello spazio e nell’importanza da dare ai vari protagonisti della storia. Gli sceneggiatori di Brothers & Sisters, invece, hanno permesso a ogni singola presenza di vivere un’evoluzione personale coerente e naturale. La quarta e quinta stagione, tuttavia, hanno avuto più problemi rispetto al previsto nell’assecondare questa necessità, lasciando poi in sospeso alcune situazioni, come quelle di Kitty e Justin, a causa della prematura cancellazione. L’uscita di scena di alcuni personaggi chiave, come Robert e Rebecca, inoltre, non è stata del tutto colmata dall’arrivo di nuovi personaggi.

3. Un personaggio omosessuale lontano dagli stereotipi

Brothers & Sisters - Il matrimonio di Kevin e Scotty

Attualmente la presenza di un protagonista apertamente gay non suscita alcuna sorpresa ma dieci anni fa non era così scontato che un network generalista come la ABC desse spazio a questioni sociali come quelle riguardanti Kevin Walker. La costruzione del personaggio interpretato con bravura da Matthew Rhys rifletteva i dubbi e le discussioni politiche allora in corso negli Stati Uniti, mostrati anche attraverso il rapporto tra Kevin e sua sorella Kitty, contraria ai matrimoni gay ma non alle unioni civili. Nel corso delle stagioni la situazione di Kevin è cambiata, fino ad arrivare a fargli compiere l’importante dichiarazione a Scotty che ha portato al loro matrimonio e alla scelta di diventare genitori insieme.

4. Lo stress post-traumatico di Justin

Brothers & Sisters - Una foto di Justin in crisi

Il membro più giovane della famiglia Walker, Justin, ha contributo a portare sul piccolo schermo questioni e tematiche legate al post-11 settembre. Il personaggio affidato a Dave Annable è entrato infatti a far parte dell’esercito dopo i tragici eventi avvenuti a New York e al suo ritorno in patria ha iniziato a fare uso di droga a causa delle conseguenze dello stress post traumatico. La possibilità di essere inviato di nuovo al fronte, questa volta in Iraq, ha dato vita a sequenze in cui il ragazzo ricadeva nelle sue dipendenze, rischiando persino di morire. La storia di Justin è stata poi complicata dal rapporto con quella che inizialmente pensava essere la sua sorellastra, Rebecca, ma gli aspetti più interessanti del personaggio risiedono proprio nella sua capacità di rappresentare un’importante percentuale di cittadini americani, spesso appartenenti alle generazioni più giovani, che hanno vissuto in prima persona gli orrori della guerra e hanno dovuto trovare la forza di continuare a vivere.

5. Le cene in famiglia

Brothers & Sisters - Una cena in casa Walker

La casa di Nora, tranne nell’ultima stagione, ha ospitato moltissime riunioni e cene di famiglia. I Walker sono infatti famosi per le loro discussioni e accesi scambi di opinione; che si tratti di questioni politiche, contrasti o problemi sentimentali, ogni reunion tra le mura di casa era un indizio certo che qualcosa di importante stava per accadere. Il cambiamento di location, pur giustificato dalle modifiche avvenute nelle vite dei protagonisti, ha fatto perdere un po’ di incisività alle interazioni dei Walker nelle ultime puntate e il calore rappresentato dalle scene ambientate nella casa di Nora, a volte fin troppo acceso, ha rappresentato una delle grande assenze degli ultimi capitoli della storia.

6. Amori molto complicati

Brothers & Sisters - Un'immagine di Kitty e Robert

Basta pensare alla perfezione solo apparente del legame tra William e Nora o al matrimonio in crisi di Sarah ed è evidente che le vite dei Walker hanno portato sugli schermi le varie sfumature dell’amore: appena nati o giunti al capolinea, senza dimenticare decisioni difficili di accettare e perdonare tradimenti o, al contrario, chiudere per sempre la porta a chi ha dimostrato di non meritare fiducia. Brothers & Sisters ha proposto diversi aspetti dell’amore, rendendo più realistici gli eventi raccontati nelle cinque stagioni e declinando con efficacia il sentimento in base alle varie età dei personaggi.

7. Gli ostacoli per diventare genitori

Brothers & Sisters - Sarah insieme a sua figlia

Tra gli argomenti ancora attuali e presenti nelle pagine della cronaca, è la scelta di diventare genitori e gli ostacoli da superare che questa comporta. Tra figli illegittimi, donazioni di sperma, uteri in affitto, adozioni e gravidanze da portare avanti in situazioni mediche difficili, gli episodi hanno esplorato i vari lati della maternità e della paternità, senza mai giudicare i personaggi ma, al contrario, mostrando spesso anche le critiche e le difficoltà incontrate sul loro cammino.

8. La produzione

Un primo piano di David Marshall Grant

Brothers & Sisters ha potuto contare su una produzione di alto livello fin dalla prima stagione. A sostenere il progetto non c’era infatti solo Jon Robin Baitz, acclamato autore di Broadway, ma anche Ken Olin che era reduce da Alias. Nel team della produzione, nella prima stagione, era presente inoltre Greg Berlanti, destinato a essere il capo degli adattamenti per il piccolo schermo dei fumetti della DC realizzati da The CW. L’arrivo di David Marshall Grant al ruolo di showrunner, avvenuto nella quarta stagione per sostituire Monica Owusu-Breen e Alison Schapker, ha contribuito a un cambiamento narrativo che, purtroppo, ha portato alla cancellazione dello show.

9. Sogni destinati a non realizzarsi

Odette Yustman, Gilles Marini e Rachel Griffiths nell'episodio Safe at Home di Brothers & Sisters

La famiglia Walker, fin dalle prime puntate, porta in scena la difficoltà di dover fare i conti con una realtà in cui i propri sogni sembrano allontanarsi sempre di più con il passare del tempo. Nessuno dei protagonisti ha vita facile nel realizzare gli scopi che si è prefissato, dal successo professionale a una carriera medica, fino ovviamente alla serenità nella vita privata. Il buon equilibrio tra drammi e momenti più leggeri ha permesso alla serie di non diventare mai stucchevole o eccessivamente tragica.

10. Le battute taglienti

Brothers & Sisters - Un divertente momento della serie

Se non ci fosse stato spazio per momenti divertenti e battute esilaranti, tra così tanti drammi e momenti cupi lo show avrebbe faticato a mantenere vivo l’interesse e l’affetto degli spettatori. Dalla scoperta di Kitty che Nora ha trascorso la notte con un uomo agli scontri fisici tra fratelli, dai disastri culinari alle serate karaoke, senza dimenticare l’ironia e il sarcasmo di Sarah o le discussioni con figlie ormai adolescenti o adulte che non rispondono esattamente alle proprie aspettative di genitore. La leggerezza non è mancata sullo schermo e ha reso ancora più indimenticabili le cinque stagioni.

Source: Movie Player

Side Dish: pics & posts #1

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Matthew Rhys glad his ‘Brothers & Sisters’ character of Kevin Walker didn’t struggle with being gay

22/03/2016

Matthew Rhys’ current role as an undercover Russian spy on The Americans couldn’t be any more different from his previous TV gig on Brothers & Sisters.

For four seasons he played Kevin Walker on the ABC family drama, a gay attorney who endured romantic ups and downs and infidelity and surrogacy issues with his husband.

One storyline Kevin never had was coming out or struggling with being gay.

For that, Rhys is thankful.

‘There was no coming out story. There was no challenge,’ he tells HuffPost Live. ‘He wasn’t defined by it or identified by it. He was one of the siblings who happened to be gay and he was so clear about that. And in reading that, I just thought “Oh, how refreshing. That’s how it should be.”‘

Kevin always had a robust romantic life and sex life as his journey included relationships with a closeted Hollywood actor (Jason Lewis) and a preacher (Eric Winter).

But his true love was a chef named Scotty (Luke Macfarlane) who he meets early in the show’s run and ends up marrying in a later season.

The show, which also starred Sally Field, Calista Flockhart, Dave Annable and Rachel Griffiths, ended in 2011 – a full five years before marriage equality was to take place across the US.

Some credit the show with helping to change hearts and minds on the issue.

‘We owe that to the writers and that they handled that fantastically and they were very conscious of that and strident in trying to achieve that,’ he says. ‘If I’m a small cog in that, which I am, I’m very happy.’

[PHOTO GALLERY] Added promo stills from “Brothers & Sisters” Season 2

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Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 2 > Promotional Stills > 2×03 “History Repeating”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 2 > Promotional Stills > 2×12 “Compromises”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 2 > Promotional Stills > 2×14 “Double Negative”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 2 > Promotional Stills > 2×16 “Prior Commitments”

[PHOTO GALLERY] Added Candids from 2008 to 2011

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Photo Gallery > Candids > 2008 > A his cousin’s wedding, 2008
Photo Gallery > Candids > 2010 > Luke at St. David’s Day Party hosted by Matthew Rhys at Palihouse Hotel, L.A., 27 February 2010
Photo Gallery > Candids > 2010 > Luke at Mahiki club in London, U.K., 13 June 2010
Photo Gallery > Candids > 2010 > Luke at Luke at sister Rebecca’s Wedding in Ontario, Canada, 21 August 2010
Photo Gallery > Candids > 2010 > Luke at HRC Gala in Chicago 06 October 2010
Photo Gallery > Candids > 2010 > Luke at A Club Called Rhonda in Los Angeles, 27 November 2010
Photo Gallery > Candids > 2011 > Luke leaving a cafe in Hollywood, L.A., 18 November 2011

[PHOTO GALLERY] Added promo stills from “Brothers & Sisters” 1×03, 1×06, 1×07, 1×14

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Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 1 > Promotional Stills > 1×03 “Affairs of State”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 1 > Promotional Stills > 1×05 “For the Children”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 1 > Promotional Stills > 1×07 “Northern Exposure”
Photo Gallery > Tv Series > Brothers & Sisters > Season 1 > Promotional Stills > 1×14 “Valentine’s Day Massacre”

[PRESS] Updated with translation

button_enHi. I’ve just updated the press section with the Italian translation of the French article Luke Macfarlane: “Une série peut aider à changer les mentalités”. Thanks to Alessandra.
button_spHola. Acabo de añadir en la sección de prensa (Press) la traducción en italiano del artículo francés  Luke Macfarlane: “Une série peut aider à changer les mentalités”. Gracias Alessandra.
button_itCiao. Ho appena aggiornato la sezione stampa (Press) con la traduzione in italiano dell’articolo francese  Luke Macfarlane: “Une série peut aider à changer les mentalités”. Grazie ad Alessandra.
button_frSalut. Je l’ai juste mis à jour la section de presse (Press) avec la traduction italienne de l’article français Luke Macfarlane: “Une série peut aider à changer les mentalités”. Merci à Alessandra.

Luke Macfarlane : “Une série peut aider à changer les mentalités”

26/02/2011

Luke Macfarlane :

Célèbre pour son rôle de Scotty Wandell dans “Brothers & Sisters”, diffusé tous les jours sur TF 1, Luke Macfarlane est aussi connu pour être l’ami à la ville de Wentworth Miller.

Grâce à la série, vous êtes reconnu dans le monde entier. Cela vous fait-il peur?
Non, car je suis encore très loin d’être une star ! J’en suis seulement à mes débuts. “Brothers & Sisters “, c’est en quelque sorte un pas sur le chemin pour devenir une célébrité.

Pourquoi avoir accepté le rôle de Scotty Wandell?
Eh bien, d’abord, il fallait que je trouve un travail. (Rires.) Lors d’une conversation avec le producteur de la série qui est un ami, il m’a demandé de rejoindre l’équipe. Au départ, je pensais que c’était pour cinq épisodes.
Et l’aventure continue encore aujourd’hui…
Oui, et j’en suis le premier étonné!
Etonné ? Votre personnage fascine les téléspectateurs, non?
Certainement. Comme je dis souvent, à la télévision, on utilise pas mal de choses de soi-même. Pourtant, Scotty a plus de patience que moi et beaucoup plus d’ennuis. (Rires.)
Comment expliquez-vous le succès de “Brothers & Sisters” en Europe ?
Ça parle de grandes familles et, sur ce continent, c’est toujours important. Cela reste populaire.
Vous avez fait votre coming out lors d’une interview en 2008. Depuis, la presse people ne cesse de vous “fiancer” à Wentworth Miller (” Prison Break “)… Ça vous agace?
Sachez une chose : je ne parle jamais de ma vie privée. Et pour répondre à votre question, non, je n’en ai pas marre.
Le mariage gay n’est toujours pas toléré aux Etats-Unis. Comprenez-vous ce blocage?
Tout d’abord, je trouve génial que des pays comme la Belgique, l’Espagne et le Canada acceptent l’union entre deux personnes du même sexe. Je pense que les USA le feront aussi un jour, mais cela prendra un peu plus de temps. Nous espérons pouvoir faire avancer plus vite les choses avec des séries comme “Brothers & Sisters”.

Avez-vous remarqué un changement depuis l’arrivée de Barack Obama à la présidence?
Oui, mais il faut savoir qu’il a une tâche très lourde et beaucoup de choses à réaliser. Mais je crois sincèrement qu’il va aider la communauté homosexuelle.

On annonce moins d’épisodes dans la prochaine saison. Est-ce un signe que «Brothers & Sisters» est en danger?
Je ne sais pas. Deux éléments sont essentiels aujourd’hui pour la survie d’un feuilleton télévisé: «Est-ce que ça va marcher ? Les chiffres d’audience seront-ils bons?» Ce que je peux vous dire, c’est que certains acteurs ne reviendront pas. La série sera même très différente!

Cela se passe bien avec Calista Flockhart, votre partenaire?
J’adore Calista ! C’est une de mes actrices favorites! C’est très agréable de travailler avec elle. Je vous avoue que j’étais intimidé lors des premiers tournages, car c’est une grande star… Elle est quand même mariée à Harrison Ford ! (Rires.) Mais j’ai vite découvert que c’était quelqu’un de très simple et humble.

Calista, Rob Lowe, Sally Field… Avec autant de célébrités dans la série, n’y a-t-il pas des disputes comme sur le plateau de «Desperate Housewives»?
Non, non. Nous connaissons tous les bonnes manières. (Rires.) Nous nous entendons très bien depuis le début. Nous sommes même devenus des amis et profitons souvent d’une soirée pour nous retrouver dans un restaurant. Il n’y a donc pas de conflits.

Retrouvez l’intégralité de l’interview dans Ciné-Télé-Revue du 24 février 2011.

«Brothers & Sisters», ce jeudi 3 mars à 16h40 sur TF1
 Propos recueillis par Fabrice Staal
button_itTraduzione in italiano, grazie ad Alessandra

Luke Macfarlane : “Una serie tv può aiutare a cambiare la mentalità”

Famoso nel ruolo di Scotty Wandell in “Brothers & Sisters”, trasmesso tutti i giorni su TF1, Luke Macfarlane è noto anche per essere il compagno di Wentworth Miller.

Grazie a questa serie tv lei è conosciuto in tutto il mondo: questo le fa paura?
No, perché sono ancora molto lontano dall’essere una star. Sono solo agli inizi. “Brothers & Sisters “ è in qualche modo un passo sulla strada per diventare una celebrità.

Perché ha accettato il ruolo di Scotty Wandell?
Prima di tutto perché avevo bisogno di trovare un lavoro. (Risata). Durante una conversazione il produttore della serie, che è mio amico, mi ha chiesto di unirmi allo staff. All’inizio pensavo che fosse per 5 episodi.

E l’avventura continua ancora oggi…
Sì, e me ne stupisco io per primo!

Stupito? Il suo personaggio affascina i telespettatori…
Certo. Come dico spesso, in tv si impiegano molte caratteristiche di se stessi. Tuttavia Scotty ha più pazienza di me e molti più problemi. (Risata).

Come spiega il successo di “Brothers & Sisters” in Europa?
“Brothers & Sisters” racconta storie di grandi famiglie, e in questo continente è sempre un argomento importante e molto popolare.

Lei ha fatto il suo coming out nel corso di un’intervista nel 2008. Da allora i giornali scandalistici non smettono di considerarla “fidanzato” con Wentworth Miller (“Prison Break “)… La cosa la infastidisce?
Le dirò una cosa: io non parlo mai della mia vita privata. E per rispondere alla sua domanda, no, non sono seccato.

Il matrimonio gay è ancora lontano dall’essere accettato negli Stati Uniti: come si spiega questo blocco?
Per cominciare trovo geniale che paesi come il Belgio, la Spagna e il Canada accettino l’unione tra due persone dello stesso sesso. Penso che un giorno lo faranno anche gli Stati Uniti, ma ci vorrà un po’ più di tempo. Speriamo di riuscire a velocizzare questo processo grazie a serie tv come “Brothers & Sisters”.

Ha notato qualche cambiamento con l’arrivo di Barack Obama alla presidenza?
Sì, ma c’è da dire che lui ha dei compiti molto pesanti e varie cose da realizzare. Comunque sono convinto che aiuterà la comunità omosessuale.

Si parla di un minor numero di episodi nella prossima stagione: significa che «Brothers & Sisters»  è in pericolo?
Non lo so. Al giorno d’oggi sono essenziali due elementi per la sopravvivenza di un telefilm: «Funzionerà? L’audience sarà buona?» Quel che posso dire è che alcuni attori non torneranno. La serie stessa sarà molto diversa!

Come si trova con Calista Flockhart?
Adoro Calista! E’ una delle mie attrici preferite! E’ molto bello lavorare con lei. Vi confesso che ero intimidito le prime volte che abbiamo girato insieme, perché è una grande stella del cinema… Ed è anche sposata con Harrison Ford! (Risata.) Ma ho scoperto molto in fretta che è una persona molto semplice e umile.

Calista, Rob Lowe, Sally Field… Con così tanti attori famosi nella serie, non ci sono discussioni come nello staff di «Desperate Housewives»?
No, assolutamente. Tutti quanti conosciamo le buone maniere. (Risata.)  Siamo andati d’accordo perfettamente sin da subito. Siamo diventati addirittura amici e spesso organizziamo una serata per riunirci in un ristorante. Non ci sono conflitti.

Intervista completa su Ciné-Télé-Revue del 24 febbraio 2011.

Beam Me Up, Scotty: Luke Macfarlane

25/10/2010

When it comes to gay characters and storylines, Brothers and Sisters is among the select few that gives them prominence on mainstream television. And this is thanks, in large part, to out actor Luke Macfarlane.

The relationship between Kevin Walker and Scotty Wandell on Brothers and Sisters, one of the best-rating dramas on American television, has arguably been a watershed for gay rights. Their courtship, intimacies and eventual wedding have played out in millions of lounge rooms around the world. As Kevin and Scotty prepare to have a baby, Canadian actor Luke MacFarlane, who plays Scotty, talks about his character, the politics of the show, and craft of acting.

It’s been a pretty interesting year for Brothers and Sisters. Talk about what stands out to you with regards to the storyline.

I guess this year was a big storyline for us with this, kind of, ‘How do two men have a baby?’ story, which I think is an important area. And they’ve been taking their time with it and addressing the details really carefully so [I’m] really, really impressed with that story line and the boldness of [US network] ABC going out there and telling their story.

Certainly something big was playing out back in the US with regards to the politics and everything too.

Yes, absolutely. Totally. Well, there seems to always something terrible happening to the gays in the media, so … there’s always some big story about it. Actually, I remember hearing this controversy when Adam Lambert who was refused an interview or something like that. Do you remember the story too?

Yeah. I remember the season of American Idol and also following up, yes.

Right. And I remember listening to some talk radio program and they were saying the “ABC and the news media coverage, they’re not letting Adam Lambert go on and it is just a shame, it’s awful”. And I felt like calling him in and saying, “ABC has these incredible gay story lines that are being represented in both Brothers and Sisters and Modern Family”.

Do you guys feel like a certain sense of responsibility because you are on the front lines with that particular kind of topical theme that’s happening?

Sure. I mean, everybody takes their storylines really seriously, so yeah, in some sense I think we’re doing good things. I was actually friendly with one of the lawyers that was responsible for this new federal case which is trying to overturn some of the legislation at federal level of proposition 8. And he said that quite often, Brothers and Sisters was used as a conversation pointer, that it was a sort of good representation of a gay healthy couple to others. That was encouraging.

How long do you think that it will be for gays who want to ever really be something accepted by everyone?

Who knows? You know, all you can continue to do is look forward and generally, politically speaking, all political movements kind of move towards inclusion, so we’ll see it one day.

Has it restricted you in terms of your career?

Sure, absolutely. I mean, one never knows. I’ve been fortunate enough to be on a show that’s lasted for more than three episodes, which is not often the case in television. So, there’s certainly concern about what life will bring after, but, you know, life’s short. Then you die.

Are there any other projects looming that you’d like to work on?

I began in the theatre and that’s always been my passion. I went to Juilliard and started in New York, so actually, right before we go back to work, I’m going to New York to work on a musical which is new for me. And it’s actually a one-man musical.

A one-man musical? Excellent. Singing and dancing?

No, no dancing. I cannot dance. I wish I could. So, this is something that a good friend of mine has written and he’s a fantastic writer and I’ve done his plays before and hopefully this will have a life of its own, and I can go right from Brothers and Sisters to my touring one-man show.

This is quite a different thing.

It is, yes.

What kind of emotion you have in one side and then the other one?

Well, the theatre is great. I mean it is really the actor’s medium. Television is the producer’s medium and film is the director’s medium. So, I think actors love going back to the theatre so they can kind of get back to a little bit of the control.

And do you know Scotty very well?

I’m getting to know him better. It took me a little bit of a while to get to know him, but I think I started off in a very different place than I ended up now. But that’s part of the joy of getting to figure a character out over a long period of time.

Source: SX Australia